E' un imponente albero con foglie grigioverdi e frutti argentati a forma di campanellina, con la corteccia grigia che si stacca a lunghe scaglie.
Il suo paese d'origine è l'Australia, dove ne esistono moltissime specie; quello comune venne portato da un botanico tedesco nell'Ottocento.
Gli aborigeni australiani applicano i cataplasmi di foglie sulle ferite, sulle piaghe e sulle scottature; inoltre bruciano il legno per aromatizzare i cibi.
In Italia è poco diffuso; in Portogallo e Spagna ci sono grandi boschi di eucalipto (se ne trovano per esempio lungo il cammino di Santiago).
L'eucalipto venne chiamato "albero della febbre" perché si riteneva, un tempo, che combattesse la malaria. Venne così piantato in molte zone paludose: in realtà si limita a prosciugare l'acqua stagnante eliminando l'habitat della zanzara anofele.
E' un albero molto prezioso perché cresce rapidamente e fornisce legname per vari usi.
Noto soprattutto per le proprietà balsamiche è un ottimo rimedio per le bronchiti, i raffreddori e l'influenza: l'eucaliptolo, sostanza contenuta nelle foglie, infatti entra a far parte della composizione di molti sciroppi e caramelle.
Con l'infuso di foglie si possono lavare e disinfettare le mani o fare impacchi su ferite e piaghe.
Inalare qualche goccia di olio essenziale versata in un catino di acqua calda serve per decongestionare le vie respiratorie. Nella vasca da bagno diventa stimolante e fortemente deodorante, soprattutto quando si suda molto.
Le foglie fresche o essicate tengono lontano gli insetti.
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