Questo grande albero, a forma di cupola, alto fino a m. 40, con foglie verdi cuoriforme era considerato dagli antichi l'immagine della dolcezza e della femminilità per il suo profumo e l'aspetto.
Essendo una pianta molto longeva, che può arrivare fino a mille anni d'età, è simbolo della longevità.
La sua origine viene narrata da una leggenda: un giorno la ninfa Filira si accoppiò con il dio Crono, che sorpreso dalla moglie si trasformò in un cavallo e fuggì. Nove mesi dopo la ninfa ebbe un figlio per metà cavallo: per la vergogna volle essere trasformata in tiglio. Il figlio, il centauro Chirone, diventò un illustre guaritore, potere che gli veniva dalla madre, essendo il tiglio uno dei più antichi rimedi conosciuti.
E' anche considerato l'albero dell'amore coniugale. Questo deriva da un'antica leggenda greca nella quale si narra che due vecchi sposi, Bauci e Filemone, molto innamorati l'uno dell'altra, furono gli unici ad accogliere benevolmente Zeus ed Ermes, che sotto sembianze umane avevano bussato alla loro porta. Gli dei concessero loro di sopravvivere alla punizione che avrebbero inflitto a tutti gli altri uomini e di esaudire la loro preghiera di morire insieme. Un giorno, Filemone e Bauci, vecchi e stanchi, iniziarono all'improvviso a trasformarsi, Bauci in una quercia e Filemone in un tiglio: uniti per sempre, l'uno accanto all'altra.
I popoli germanici lo consideravano una pianta sacra a Freia, dea della fertilità.
I romani usavano le foglie come foraggio per gli animali; tutt'ora in Svizzera e nell’Europa settentrionale vengono usate per il bestiame. Anche la linfa e i fiori venivano in passato utilizzati per fabbricare zucchero e farne cioccolato.
Il legno di tiglio si incide bene e si usa per casse di risonanza dei pianoforti, per taglieri e altro e un tempo si utilizzava la fibra di corteccia per fare stuoie e corde.
Questa pianta ha proprietà sedative, diuretiche, sudorifere ed emollienti.
L'infuso concilia il sonno, è digestivo e calma gli spasmi. L'infuso più concentrato è utile per fare sciacqui, gargarismi e per applicazioni locali su eritemi , irritazioni della pelle ed emorroidi.
Il decotto allevia l'infiammazione delle palpebre. L'infuso di fiori fornisce una buona lozione antirughe.
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