Chiamato in questo modo per le sue foglie frastagliate, è una pianta impiegata sin dall'antichità e ritenuta sacra da molti popoli, come i cinesi e i celti.
I cinesi utilizzano ancora gli steli per le divinazioni con l'I Ching.
Il suo nome deriva da Achille, eroe greco che apprese le arti curative del centauro Chirone e scoprì le sue virtù nella cura delle ferite. Per questo motivo simboleggia anche la guerra e il dolore.
Le stesse virtù furono riconosciute da santa Ildegarda che spiegò come applicare il millefoglio dopo aver lavato una ferita col vino: "Sul panno che sta sopra la ferita fasci leggermente del millefoglio caldo bollito moderatamente nell'acqua e (...) strizzato".
Gli si attribuivano anche la capacità di bloccare le emorragie e le mestruazioni abbondanti e di combattere le infezioni e i distrubi digestivi.
Queste applicazioni sono confermate dalla fitoterapia moderna.L'azione infiammatoria è ampia: per le abrasioni, i tagli, gli arrossamenti della pelle, le febbri intermittenti, i dolori reumatici, le ulcere alle gambe, le ragadi al seno.
Inoltre è sedativo: facilita il sonno, calma i dolori addominali e mestruali ed è digestivo.
In Svezia lo si usava per preparare una birra piuttosto forte.
L'infuso si utilizza sia per uso interno che esterno, ma in questo caso le dosi raddoppiano.
L'infuso favorirebbe la crescita dei capelli, da applicare e sciacquare dopo lo shampoo.
I fiori , bianchi o rosa, hanno un sapore amarognolo e vengono utilizzati anche nella preparazione di liquori.
L'olio può essere messo nell'acqua della vasca per un bagno rilassante o diluito si può usare per applicazioni locali su piccoli tagli, per l'acne, per le vene varicose, per le dermatiti.
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