E' interamente ricoperta di peluria, con un fusto semplice o ramificato alto fino a cm. 60.
Anticamente non aveva usi terapeutici.
Solo nel XII secolo si hanno testimonianze nei trattati di erboristeria.
Venne usata da Santa Ildegarda e dalla scuola medica salernitana.
Nell'Ottocento veniva usata dai poveri per combattere la febbre.
Un tempo i montanari usavano fumare le foglie per curare il catarro, la tosse e la bronchite; per questo motivo viene anche chiamata "tabacco di montagna".
L'uso dell'arnica ebbe per alcuni secoli apprezzatori e detrattori; oggi si sa che l'uso esterno è molto valido in caso di ecchimosi, lividi, distorsioni; non è da applicare su tagli, piaghe e lacerazioni.
La tintura madre e l'olio essenziale hanno le stesse applicazioni.
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