Conosciuta come "erba dei lividi" perché allevia dolori e ammaccature, ma anche "erba del lupo" e "della donna percossa" in quanto avrebbe la proprietà di calmare il desiderio di rivincita.
Nota fin dall'antichità le pianticelle venivano appese al soffitto per proteggere la casa dai fulmini e per allontanare di notte i fantasmi.
L'uso terapeutico era noto agli egizi, greci e romani: veniva usata come analgesica e febbrifuga.Era consacrata a San Benedetto e in Europa utilizzata come profumo rituale.
E' caratterizzata da un odore forte e sgradevole, ma attira i gatti, i topi, i lombrichi. I gatti ci si rotolano sopra, piace estirparla dal terreno e masticarne le foglie. Pare che il pifferaio magico avesse stregato i topi con una radice di valeriana.
Nel Medioevo acquisì la fama di pianta magica quando si iniziò a considerarla afrodisiaca.
Gli scritti del botanico Fabio Colonna (1567-1650) testimoniano che guarì dall'epilessia ricorrendo proprio a questa pianta.
Gli apicoltori la mettono vicino agli alveari affinchè le api non si allontanino.
La valeriana è la pianta dell'equilibrio per eccellenza.
Quieta i pensieri, mitiga i danni dello stress, ha un'azione antispasmodica, miorilassante, allevia i dolori degli spasmi gastro-intestinali e mestruali.
L'olio essenziale si può usare per fare bagni rilassanti capaci di alleviare la cefalea di origine nervosa o da bruciare nel bruciaessenze, combinato anche col pino, la lavanda e il mandarino.
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