domenica 6 novembre 2011

Il finocchio

Il nome deriva dal latino foeniculum che significa "piccolo fieno".
Anticamente si credeva che spargere rametti di finocchio attorno al letto propiziasse sogni profetici.
Gli usi terapeutici del finocchio sono giunti alla moderna erboristeria passando da Plinio, dalla scuola salernitana, da Santa Ildegarda che ad esempio lo riteneva utile per curare gli occhi; dai greci che lo raccomandavano per favorire la montata lattea nelle puerpere.
L'infuso è digestivo e galattagogo; localmente viene utilizzato sulle palpebre infiammate.
L'olio essenziale in un bagno caldo tonifica, attenua i disturbi premestruali e regolarizza le mestruazioni scarse.
Diluito in altro olio veicolo e applicato localmente, allevia la tensione del seno in caso di ingorgo latteo.
Nel cibo è aromatico e digestivo. E' ideale aggiungerlo ai legumi perché impedisce la formazione di gas intestinali.
 I semi e i fiori di finocchio vengono molto usati in Toscana: i semi aromatizzano la finocchiona (un salame) e i fiori i fegatelli di maiale.

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