mercoledì 26 ottobre 2011

La maggiorana


Simbolo della bontà, del conforto e della persona contemplativa.
Nel linguaggio dei fiori la maggiorana rappresenta il piacere dei campi.
Dai medici dell'antichità fu definita cefalica, pettorale, stomacale, isterica e starnutatoria; i suoi fiori secchi insieme alla marmellata di albicocche divennero la cura per l'epilessia.
La leggenda narra di un uomo, Amaraco, custode dei profumi alla corte del re di Cipro, che fu trasformato dagli dei in maggiorana dopo la sua morte.
Ai tempi dei greci e dei romani i fiori servivano per adornare il capo delle spose.
La maggiorana è molto simile all'origano sia nell'aspetto sia nel sapore anche se più delicato.
E' indicata per condire molti piatti, carne, uova..., da introdurre meglio a fine cottura.; tritata finemente fresca e mescolata con del succo di limone la si può ad esempio usare per condire il pesce.
Ha proprietà sedative, digestive, espettoranti, antinevralgiche e antireumatiche.
L'infuso calma dolori di varia natura, facilita il sonno e sottoforma di suffumigi è espettorante.
Se uscite a passeggio con gli elfi, gradiscono se indossate una corona di maggiorana e timo.

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