E' tipico delle zone tropicali, ma lo si trova anche nella fascia temperata.
Il genere Hibiscus comprende circa 300 specie, coltivate a scopo ornamentale come l'hibiscus rosasinensis, che ha fiori bianchi, rossi o viola con calici carnosi, o l'hibiscus sabdariffa usato in cucina per aromatizzare vari piatti, tra cui alcuni curry indiani, marmellate, un vino e una specie di salsa; l'hibiscus esculentus produce dei frutti simili alle zucchine, gli okra, che si cucinano come contorno e sono tipici di alcune cucine orientali; la varietà cannabinus è sfruttata per produrre fibre tessili.
In Polinesia le donne portano un fiore di ibisco tra i capelli e anche gli uomini fanno la stessa cosa, ma con questo significato: se viene messo sull'orecchio destro significa "sono fidanzato", mentre su quello sinistro "sono libero".
Nel linguaggio dei fiori è il simbolo della bellezza fugace.
Le proprietà sono: dissetante, rinfrescante, diuretico, vitaminizzante.
Il carcadè è dato dall'infuso dei calici essicati ed è una bevanda a elevato contenuto di vitamina C, quindi si può bere in inverno per contrastare il raffreddore e l'influenza e d'estate perché è dissetante e rinfrescante.
Divenne una bevanda nota durante il periodo fascista, perché in quel periodo si potevano utilizzare solo prodotti italiani o delle colonie.
Esternamente si può usare sulla pelle come lozione astringente e tonica, indicata per le pelli sensibili e irritate.
L'infuso è anche un buon colorante naturale.
Nessun commento:
Posta un commento