sabato 7 gennaio 2012

Il sambuco

Sambucus deriva dal greco sambyche che indica una specie di flauto ricavato dal legno della pianta.
Nell'antichità era considerata una pianta sacra, che offriva rimedi per tutti i mali.
Nel Medioevo i germani lo consacrarono a Hulda.
I contadini quando lo vedevano facevano un inchino e prima di staccarne una parte facevano dei riti particolari; con la corteccia curavano il mal di denti e ne tenevano in tasca un pezzo per proteggersi dai reumatismi.
Si credeva che potesse proteggere dagli incantesimi e dai morsi dei serpenti: i contadini tedeschi e tirolesi lo piantavano per questi motivi vicino alle case.
Le proprietà sono: antiflogistico, antireumatico, sudorifero, depurativo.
Le varie parti della pianta hanno usi diversi.
Il decotto di corteccia si usa per eliminare le infiammazioni alla vescica, per i reumatismi, per la ritenzione idrica .
Il decotto di frutti è lassativo, depurativo, antidolorifico soprattutto per il trigemino e per il nervo sciatico.
L'infuso di fiori ad uso interno per la febbre e la bronchite e per uso esterno per le scottature, i foruncoli e i reumatismi.
Un pizzico di foglie secche e polverizzate ferma il sangue dal naso.


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