Sambucus deriva dal greco sambyche che indica una specie di flauto ricavato dal legno della pianta.
Nell'antichità era considerata una pianta sacra, che offriva rimedi per tutti i mali.
Nel Medioevo i germani lo consacrarono a Hulda.
I contadini quando lo vedevano facevano un inchino e prima di staccarne una parte facevano dei riti particolari; con la corteccia curavano il mal di denti e ne tenevano in tasca un pezzo per proteggersi dai reumatismi.
Si credeva che potesse proteggere dagli incantesimi e dai morsi dei serpenti: i contadini tedeschi e tirolesi lo piantavano per questi motivi vicino alle case.
Le proprietà sono: antiflogistico, antireumatico, sudorifero, depurativo.
Le varie parti della pianta hanno usi diversi.
Il decotto di corteccia si usa per eliminare le infiammazioni alla vescica, per i reumatismi, per la ritenzione idrica .
Il decotto di frutti è lassativo, depurativo, antidolorifico soprattutto per il trigemino e per il nervo sciatico.
L'infuso di fiori ad uso interno per la febbre e la bronchite e per uso esterno per le scottature, i foruncoli e i reumatismi.
Un pizzico di foglie secche e polverizzate ferma il sangue dal naso.
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